venerdì 3 marzo 2017

Mantra

da Wikipedia

"Mantra (devanāgarī: मन्त्र) è un sostantivo maschile sanscrito (raramente sostantivo neutro) che indica, nel suo significato proprio, il "veicolo o strumento del pensiero o del pensare", ovvero una "espressione sacra" e corrisponde ad un verso del Veda, ad una formula sacra indirizzata ad un deva, ad una formula mistica o magica, ad una preghiera, ad un canto sacro o a una pratica meditativa e religiosa."

Soltanto pochi giorni fa ho davvero capito, cioè ricondotto al mio vissuto, ad esperienza diretta, cosa significhi "mantra". Mi sono infatti reso conto che, da tempo, uso come miei personalissimi mantra, appunto,  i testi da me composti; quelli infatti di continuo compulsivamente -ritualmente?- declamo, per casa o in macchina, talvolta all'aria aperta, spalancatamente ad alta voce. Li vado quindi ovunque e di frequente ripetendo, senza un preciso motivo, per la loro pura e semplice sonorità, di là d'ogni senso, se pure senso hanno. L'effetto che ne sorto è, in uno, euforizzante e distensivo, riposo e intensità confusi:


Poi che 
scostate avea le foglie
buie 
di sopra l'acqua...

Salgo
ove il denso bosco cessa
e tutto impietra...

Maladetto fico et insidioso...





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