venerdì 3 marzo 2017

Mandala



“Il Mandala rappresenta uno schema ordinatore che in certa misura si sovraimpone al caos psichico, così che l’insieme che si sta componendo viene tenuto insieme per mezzo del cerchio che aiuta e protegge …”
“Ogni mattina schizzavo in un taccuino un piccolo disegno circolare un Mandala che sembrava corrispondere alla mia condizione intima di quel periodo .. Solo un po’ per volta scoprii che cosa è veramente il Mandala … IL Sé, la personalità nella sua interezza … che è armoniosa se tutto va bene …” (Carl Gustav Jung)


"Mandala significa cerchio. 
Il mandala anzitutto delinea la superficie consacrata e la preserva dall'invadere delle forze disgregatrici, simboleggiate in cieli demoniaci. Ma è molto di più di una semplice superficie consacrata e da mantenere pura per scopi rituali e liturgici. Esso è anzitutto un cosmogramma, e l'universo intero nel suo schema essenziale, nel suo processo di emanazione e riassorbimento : l'universo non solo nella sua inerte distesa spaziale, ma come rivoluzione temporale; e l'una e l'altra come processo vitale che si svolge da un principio essenziale e rota intorno ad un asse centrale, la montagna Sumeru, l'axis mundi su cui poggia il cielo e che affonda le basi nel sottosuolo misterioso. Questa è una concezione panasiatica cui hanno contribuito a dare chiarezza e precisione le idee cosmografiche espresse nello zikurrat assiro-babilonese, poi riflesse nello schema dell a citta imperiale dei re iranici e quindi nell'immagine ideale della reggia del cakravartin, il monarca universale delle tradizioni indiane. Coteste equivalenze e teorie cosmografiche di origine assiro-babilonese si adattarono tuttavia a primitive intuizioni secondo le quali il sacerdote o il mago delimitano sulla terra una superficie sacra : la quale non solo rappresenta, difesa dalla linea che la conclude, una protezione delle arcane forze che minacciano la purità sacrale del luogo o l'integrità psichica di chi compie la cerimonia, ma è anche, per trasposizione magica, il mondo stesso, dove, ponendosi al centro, il miste si identifica con le forze che regolano l'universo e ne raccoglie in sè la taumaturgica potenza. " (Giuseppe Tucci, Teoria e pratica del Mandala)





Questa finale è la riproduzione della capitale azteca, Tenochtitlan, ed è sinceramente impressionante vedere come somigli ad un Mandala orientale: la mappa della città, come rappresentazione d'uno Spazio Sacro, raffigurazione del Cosmo, modellata sull'archetipo del Sé.


MaRi Mar4 marzo 2017 02:55
mi viene in mente l'Uomo Vitruviano come la sintesi grafica di tutto quanto sopra detto:



Verissimo!
Direi che se la mappa della capitale azteca illustra l'idea di mandala proposta da Tucci, l'Uomo Vitruviano realizza quella sostenuta da Jung, in modo sbalorditivo.
Grande!




5 commenti: