hu tao ch'è la via della tigre consiste
nel ritorno
allo stato primo, ad Adamo -un minuto
di vita iniziale, riavere- risalire
il fiume irreversibile, come nuotando
controcorrente la tigre-salmone
fino alla sorgente: apocatastasi questa
ristabilisce identica di nuovo l'origine
dopo l'incendio universale, dopo la combustione
che tutto incenerisce - Shiva rammento
danzando il mondo annienta, per poi
ricominciarlo da zero da capo, samsara sarebbe
il flusso eracliteo
la corrente irresistibile degli esseri; segue
comunque la regola del fuoco: brucia, si spenge
poi di nuovo s'accende-
così i roghi nei campi i falò notturni ripetono
rigenerandolo il principio, e rito e forma
della conflagrazione, la quale trova simbolo
adeguato nella fenice, animale stoico per eccellenza;
per non parlar di quella tigre
che nella notte brucia, significando
l'energia primitiva -della terra il sale- colei che sopra
ogni docente, dalla sanguinolenta carne insegna
rammentando risveglia
nel profondo quello che siamo e quello
che possiamo, Pi, dunque: fenice tigre
salmone flusso conflagrazione
-si fa questa nel Ragnarok battaglia- diversa
l'Apocalisse invece
devastazione unica e finale: in favilla solvet
saeculum; Dies Irae, o ancora l'apocatastasi
stavolta secondo Eriugena e Origene, intesa
come salvezza intera del creato, reintegrato
in Dio come al principio -alla fine di nuovo
l'inizio- ciascuno ritrova la sua forma nel Verbo
propria, prima del tempo, o dopo
quando tempo dissolto appare completamente
estinto, cioè ora
noi che si torna all'iniziale stato increato
dentro la madre eguale, come anonimi
disfano nella terra i monaci, rientriamo
a questo modo loro in Dio, l'eterna terra
nera, la rena innumerabile, che informe finisce
e riprincipia
Lossia
il fiume irreversibile, come nuotando
controcorrente la tigre-salmone
fino alla sorgente: apocatastasi questa
ristabilisce identica di nuovo l'origine
dopo l'incendio universale, dopo la combustione
che tutto incenerisce - Shiva rammento
danzando il mondo annienta, per poi
ricominciarlo da zero da capo, samsara sarebbe
il flusso eracliteo
la corrente irresistibile degli esseri; segue
comunque la regola del fuoco: brucia, si spenge
poi di nuovo s'accende-
così i roghi nei campi i falò notturni ripetono
rigenerandolo il principio, e rito e forma
della conflagrazione, la quale trova simbolo
adeguato nella fenice, animale stoico per eccellenza;
per non parlar di quella tigre
che nella notte brucia, significando
l'energia primitiva -della terra il sale- colei che sopra
ogni docente, dalla sanguinolenta carne insegna
rammentando risveglia
nel profondo quello che siamo e quello
che possiamo, Pi, dunque: fenice tigre
salmone flusso conflagrazione
-si fa questa nel Ragnarok battaglia- diversa
l'Apocalisse invece
devastazione unica e finale: in favilla solvet
saeculum; Dies Irae, o ancora l'apocatastasi
stavolta secondo Eriugena e Origene, intesa
come salvezza intera del creato, reintegrato
in Dio come al principio -alla fine di nuovo
l'inizio- ciascuno ritrova la sua forma nel Verbo
propria, prima del tempo, o dopo
quando tempo dissolto appare completamente
estinto, cioè ora
noi che si torna all'iniziale stato increato
dentro la madre eguale, come anonimi
disfano nella terra i monaci, rientriamo
a questo modo loro in Dio, l'eterna terra
nera, la rena innumerabile, che informe finisce
e riprincipia
Lossia
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