venerdì 28 maggio 2010

Apo-kalypsis




Dis-velamento, dis-occultamento all'improvviso del passato, di un suo elemento che non vi è mai fino in fondo tornato, che non si è ben bene capito, o che stranamente tra gli altri vi ha colpito.
Così la casa che fin da piccoli avete con regolarità, e intensità, vissuto, scoprite che non è vostra, e d'improvviso la perdete, e che, probabilmente, vostro nonno vostro nonno non è, e che una parte del vostro patrimonio genetico chissà da chi, e dove, viene, e che la struggente sigla a chiusura delle trasmissioni rai è d'un compositore d'avanguardia fiorentino.
La cosa, non si capisce bene il perchè, vi entusiasma.
E, come detto, "dove l'entusiasmo il dio".

Il transito sereno delle nubi
guardo
e non son primo, almeno
Pier Paolo Pasolini
and Ezra Pound, e
(in perfezione) Giuseppe
“Scarlet” Ungaretti,
nonché il principio e la fine
delle trasmissioni Rai
RadioTelevisione Italiana.

giovedì 27 maggio 2010

Blessures

C’è sangue dappertutto,
dappertutto –Non vedi?-
Dappertutto: a fil di spada, adesso
m’ han passato, m’ hanno passato
e crollo
ovunque sangue – Uno strazio
questo sangue ovunque-

Marco Avverso

Adamo ed Eva, ovvero: Non tutto il male vien per nuocere.

Sarò sbadato, ma prima della mela,
ch'eri nuda, proprio
non l'avevo notato.

M.A.

mercoledì 26 maggio 2010

Crash di David Cronemberg

"Le esistenze sono come linee rette che si incontrano all'infinito", cioè abbastanza tardi - o sulle corsie di emergenza di una autostrada nordamericana a otto corsie veloci (ed una lenta).
L'incidente stradale è così una interazione che serve a stabilire un contatto, letteralmente a venire-in-contatto, a stabilire una comunicazione stretta , ravvicinata. Da qui l'associazione con l'amplesso, l'eccitazione di un "contatto" nel Mondo Ballard… così realisticamente povero di relazioni umane calde
e bagnate. Può quindi accadere che anche all'interno di una coppia vecchia abbastanza , e un po’ in crisi , ci si compri un paio di Ford Mustang e si facciano scozzare fra loro ( abbastanza forte!! non con la mente rivolta alle spese del carrozziere -in caso di sopravvivenza).
Feriti o a pezzi, ma comunque non più soli (soli, ovvio - ecco l’inserimento ballardiano- soli, peggio che morti). Postfreudianamnete l’incidente stradale come simulacro dell'orgasmo sessuale -tanto piu' Intenso quanto piu Serio/Grave: - (livello MAXX del "giochino": SPAPPOLAMENTO). Si capisce anche - "non fa tanto strano che" - un Gruppo di Cultori della Ricostruzione degli Incidenti Automobilistici -gli GCRIA-, mettano in scena e rappresentino con tanto di pubblico pagante e con bava alla bocca le Dipartite Da Se Stessi di James Dean e di Jane Mansfield, il più vividamente possibile, ovvviamente con tanto di ferimenti e amputazioni- un po' come avviene nel Fantastico Mondo di Valentino Rossi e di Max Biaggi.
Un Mondo Ballard disperato quindi ma non lagnoso - che ha trovato un rimedio al male di vivere Montaliano, al dramma dell'isolamento Pavesiano, cioè anciarsi con la propria Mustang a 400 km orari contro la Mustang della propria anima gemella , contro l'Auto chi si ama veramente, -dal profondo del proprio cuore, del proprio pisello o della propria fica.

PS
Per contraltare mi è venuto in mente un passaggio di Amore Mio Infinito (Einaudi, 2000 circa) del piu grande scrittore ballardiano in Italia (dopo di me?) che qui allego:
"E ho pensato che lei era la principessa io il principe come i due eroi della canzone di David Bowie per un giorno soltanto Le ho detto che la maionese di Burghy era molto più buona che aveva gli occhi rotondi lei ancora ha sorriso ha detto che tra cinque minuti avrebbe finito di lavorare, se volevo potevo aspettarla mi sembrava tutto strano, la mia vita ho sorriso, le avrei voluto dire che l'aspettavo da tutta la vita..."

Tredici, il recensore

lunedì 24 maggio 2010

Un'altra "cosa" da metter nella lista

Lei che inghiottiva come s'inghiotte un'ostia
consacrata il seme mio trasfigurando
di godimento tutto il viso.
M.A.

domenica 23 maggio 2010

L'Uomogatto, gli occhi miei, Marisa Sannia

UomoGatto


Nella foto l'UomoGatto che somiglia a Van Gaal


Giugno 2003
Cose che ci fanno andare avanti e dire che non è finita
l'UomoGatto di Sarabanda
l'UomoGatto di Sarabanda che dice "finiremo tutti su blob",
blob ,
la canzone Gli occhi miei di marisa sannia,
marisa sannia/
un posto al sole/
valentina di un posto al sole/

giovedì 20 maggio 2010

Come pesci

Come pesci i fiumi si risale
il tempo tutto quanto e riconsegue
la dentatura intatta l'erezione
de' capelli il colore originale

M.A.

mercoledì 19 maggio 2010

Eccomi

Eccomi dunque ramo
di contro l’aria immobile contorto
spiccando d’un cielo fermo a somiglianza
per oscura crescita il corallo
me a me come quello a sé completamente
vividamente opaco della propria radice
e per fortuna che a snudarla cessa
la sua continua butta quella smuore
smette la linfa l’urgenza l’ansia
di primigenia natura
sessuale.

domenica 16 maggio 2010

etimo

stando semplicemente all'etimo
dove l'entusiasmo il dio

M.A.

Solipsimo degenerativo

Un ora di corsa solipsistica la domenica mattina
con i sigur ros placebo offlaga disco pax nell'Ipod
è gratis
e solo lo scrittore Labrancà mi può capire

'Venti Minuti' degli OfflagaDiscoPax è
per Pulizia di Suono, inaffettività e amore.
dopo 'O Superman' di Laurie Anderson
la più bella canzone del secolo

Giudica le persone per le playlist
che fanno nell'Ipod,
non per altro, o
Signore


Written by Luigi Tredici on 2010 may 16

venerdì 14 maggio 2010

Mister

Mister

Mister,
ho dolori
insopportabili
Mister
non c'è un cambio,
Mister?


Luigi Tredici

La volgarità

La volgarità sacra l'invincibile furiosa profondità

M.A.

Il giardino mio primordiale

Il giardino mio primordiale
fuor di naturale misura rigoglia
e inspessa giorno a giorno d'erba
come d'arbusti aggrava senza nome
e intrica tutto e annoda
e inselva da levar la luce
magma
vegetante che la pigrizia mia
che non ha fondo
disordina e surnutre.

Marco Avverso (Ri)Auctor

Vieni

Vieni, ti dico, vieni
in questa violenta cosa
struggente, che non ti raccapezzi.
Vieni, ti dico, e a uscir
più non riesci.

Marco Avverso Auctor

martedì 11 maggio 2010

Di là

Di là dal cerchio di fuoco
delle parole un'intimità
postverbale la conoscenza
tua silenziosa profonda
e carnale.

M.A.

Benvenuto alle nuove barbare (lui 13)

Domenica 8 Maggio Eugenio Scalfari da Fazio Fabio (Luigi Tredici)

Domenica 8 maggio da Fazio Eugenio Scalfari ( a cui segretamente voglio un po' di bene) ci spiegava che stiamo entrando in una nuova Era (perchè ultimamente è diventato filosofo -o storico nopn so bene la differenza-e non più (solo)giornalista...), e cioè che è finita l'Era Moderna e che inizia l'Era che, con un termine un po' incomprensibile, lui definisce 'dei Contemporanei' ( quelli che scrivono 'per' con la 'x' della moltiplicazione, etc..). Sarebbero per l'appunto i nuovi barbari 'ma senza accezione negativa, ma solo perchè parlano un altra lingua'. 'Io questa cosa qui l'ho già sentita'- mi dico (a me stesso).
Scalfari non si rende conto che sta rispiattellando/ riproducendo/risuonando pari pari le stessi tesi/canzone che sempre da Fazio un anno fa, Alessandro Baricco sosteneva/suonava presentando un nuovo libro che si chiama 'I Barbari' (Feltrinelli, mentre il libro che presentava Eugenio - 'Nell'alto mare aperto' mi pare - nei commenti leggerete che è di origine dantesca - è Einaudi) e poi l'analisi di Baricco (sul mondo circostante) sembra più disinteressata/distaccata mentre quella di Scalfari è condizianata/accecata dalla rabbia enorme (che forse lo tiene in vita) per la ascesa sempre più celeste di Berlusconi (presso la cui principale TV mi sembra che lavori la figlia ).
Dunque in pratica Scalfari ha fatto una cover di Baricco + rabbiosa e tragica.
Ma non è finita qui. Se ci pensate il libro di Baricco riprende le tematiche del suo (di Baricco) autore preferito MacCharty -per esempio del MacCharty di 'Non è un paese per vecchi' dove i valori dei Padri (i 'moderni' di Scalfari) sono annientati da un imbarbarimento di origine oscura[il serial killer con il fucile a pompa, per dire...].
Quindi l'idea di Scalfari parte da lontano.
Mi son piaciute molto tuttavia due cose che ha detto Scalfari: una che per capire un epoca si affida di più ai romanzieri che ai filosofi, due che i nuovi barbari i gggiovani di oggi non contestano più le idee dei padri , le ignorano proprio.
Da una parte uno scenario fantastico, un mondo senza padri.

Ma non poteva mancare da parte di Scalfari un riferimento al suo Padre Reale con un aneddoto. Suo padre reale era appassionato di Leopardi (poteva essere altrimenti? Poteva essere per caso un appassionato di Carducci? e il piccolo Eugenio aveva osato dire che nelle poesie di Leopardi era presente una forte pulsione sessuale che Giacomo doveva evidentemente siccome disgarbava alle donne soddisfare da solo (con la sua mano insomma). Il padre gli aveva in seguito a quello insolenza ed essendo anche in regime di coprifuoco di andarsene di casa (tipo padre di Kafka).
La mamma di Eugenio però lo accompagnò sull'uscio di casa, e gli disse (adoro) : " Stai qui sul pianerottolo, fra dieci minuti gli passa e rientri".

Per me che non ho mai avuto il piacere di avere un padre la famiglia di Scalfari mi appare meglio di quella del Mulino Bianco, con il babbo burbero e amante di leopardi, e la madre comprensivA.

Ecco una altro mondo fantastico, i padri Autoritari e le mamme Comprensive.

In ultimo Scalfari non ha potuto fare a meno di citare Calvino, ma è giustificato perchè ne era compagno di banco, e Montale.

domenica 9 maggio 2010

Tra le coperte bene

Tra le coperte bene
m'improfondo
scendo a rana dentro
l'acqua nera dormo
perdo ogni figura
imbuio.

Marco Avverso

Persino

Persino l'infigurata figura
perduta

M.A.

L'uomo nero (o invisibile, a scelta)

Mi vedo giusto quando non vedo

Ancora Marco Avverso

Si parlava d'origine

Lo sguardo di continuo gettato
dove non si vede più
niente
al fondo origine radice
senza figura alcuna dove proprio
figura s’immagina indovina
o perlomeno ricerca
ciascuno a sé la più adeguata.

By M.A.

sabato 8 maggio 2010

pupi e secchionesse


UNA TIPICA SERATA DAI BUENO (raccontino, Fiesole, Villa S., 1985)

Erano presenti: il Bueno, Lorenzo, i suoi amici feroci, la Chiara tutta poppe, il Supervezzosi, l'Autogottardo,
il fratello di Lorenzo, Bulli-E-Pupe, le Pupe (tutte disponibili), e infine il me medesimo, il neoproletario in gita a Fiesole, Firenze.

lunedì 3 maggio 2010

Ecco:

Ecco: dell'amore l'invisibile
puro furore.


Marco Avverso

domenica 2 maggio 2010

Questo fulgore

Questo fulgore che passa me ed eccede
stato
d'elezione e privilegio e d'eccezione.
(M. Avverso)