Una piccola premessa a questa citazione da "Il codice dell'anima" di James Hillmann (pagina 95) In questo libro Hillmann sostiene la teoria della ghianda mutuata da un mito preso un dialogo di Platone (Repubblica - UR) secondo cui all'atto delle nascita di un individuo egli è accompagnato nella sua esistenza- è compenetrato da un "deimon" (angelo custode) che io potrei dire che ho capito che è una specie di scintilla individuale che è indipendente da ogni spiegazione deterministica sia basata sul dna (scienza) o su teoria psicanalitica (psicologia, scienze umane). Praticamente secondo questa bizzarra teoria, il Demone-Individuo "sceglie" lui i suoi genitori e il suo Destino.
Quando ho letto questo passaggio che segue sono rimasto paralizzato e da allora non leggo più.
Si sta parlando del grande archetipo della Madre contrrapposta al Mito Platonico del Deimon:
"Fu per rallegrare la madre soggetta a depressioni che James Barrie incominciò a raccontare le storie che sfociarono nell'invenzione letteraria di Peter Pan".
lunedì 3 luglio 2017
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neverland lo traduciamo quasi sempre con la terra che non c'è, influenzati da Utipia, l'isola che non c'è. invece secondo me quel never non è tanto avverbio di luogo quanto di tempo e Neverland è la terra fuori dal tempo, dove il tempo non esiste, come dimensione, come lo conosciamo noi.
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RispondiEliminaPer intarvalla insaniae affiora nella mia mamma un sorprendente, inedito fondo cosmologico-esistenziale, tra il mito platonico (di Er, leggo) riguardo le anime che nel ciclo delle reincarnazioni si scelgono, più o meno avvedutamente, l'esistenza a venire, e la monade-mondo leibniziana:
-Allora, ognuno ha il suo mondo. E io mi sono scelta questo (dove unica tra tutti felici soffro)-