Serpente-Kundalini-Intestino-Labirinto-Minotauro
La Kundalini, "l'attorcigliata", ovvero l'inespressa "energia del profondo", junghianamente la Libido che si deve dispiegare ancora, che è ancora su se stessa raccolta, e viene rappresentata come un serpente avvolto nelle sue spire. Rammenta nella sua disposizione questo serpente l'intestino, e come questo è interno, anzi intimo: le spire del serpente come i meandri intestinali. Ed è appunto questi meandri che il labirinto -il Palazzo delle Viscere- mima; al suo centro, tra le viscere, la Bestia-Mezza, l'Uomo-Bestia, l'interna energia ferina. Energia questa che, nel mondo greco, a differenza di quello induista, non deve affatto dispiegarsi: deve essere distrutta invece, ucciso il Mostro. Come nel mondo semitico viene ucciso il serpente, il quale spinge l'uomo a cogliere, prima e con successo, il frutto della conoscenza, e poi, fallendo, quello della vita interminabile. La Kundalini però non s'identifica con questo serpente doppiamente tentatore, piuttosto è il serpe-frutto, la serpe-libido: l'Uroboro sempre-vivente.
Nessun commento:
Posta un commento