sabato 2 luglio 2016

Surrealismo giovanile














Ad Antonin Artaud

Attraverso  le raccapriccianti benedizioni
proprio tu scorgevi a volte un abisso
incidersi e scuoiarsi
dai rami intorpiditi
e per questo sortilegio 
di placente luminose e tossiche
ti bendo e ti adombro
sacerdote dalle ciglia di pietra
ti bendo e ti adombro
con succhi finissimi
con lini ancor più incandescenti
perché le tue agonie di fosforo
gemevano lambendo le orme del corallo
e i tuoi muscoli magnetici
estesi e febbrili
come nubi di muschio tarlate
s'acuivano troppo in fretta ed a lungo
dentro i tripudi e nelle gemme
e ora magnificamente 
mordo le reni malariche
trafitte dai fiumi e da un'insolita Resurrezione
io le mordo al crociato dai polsi di linfa
quando sulle palpebre mummificate
ti si riflette un deserto
già risolto in bagliore
eppure questo non basterà
ai seni solarizzati fiocamente
solo nel naufragio o fuggendo
non basterà quel soporifero gesto
da imberbe tartaro svenato
non basterà affatto
tutto quanto il granito demente
dei tuoi respiri
né queste soffici ferite
di seta cinematografica


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