martedì 20 agosto 2019

Hopper


In questo nostro campeggio ch’è intersezione esatta tra asilo e ospizio, una monumentale e bionda ottantenne per tutta praticamente la stagione, solitaria, nella sua veranda sosta, come in bell’esposizione un ingombrante e triste seduto oggetto, fissa la televisione o in alternativa il vuoto, non si capisce bene quanto, né quando, l’una oppure l’altro, in ogni caso una gelida luce sopra, nell’estrema incessante calura, sempre discende.



1 commento:

  1. ma come si fa in un campeggio, che immagino in un'area naturale attrezzata, quindi all'ombra di alberi, con prato, ruscello, dune e mare all'orizzonte, a guardare la TV? ahiahiahi ...chi è causa del suo mal , pianga sé stesso. mentre il nostro corpo si ossigena, in vacanza immersi nella natura, dovrebbe essere nostra cura ossigenare l'anima. per questo ci sono letture, musica e preghiere, ma a volte ce ne dimentichiamo, non sappiamo più coltivare l'ozio, che non è il padre dei vizi. se vissuto come si dovrebbe fare, è ristoro dell'animo e della mente.

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