
"Mi chiamo Walter Siti, come tutti". (Troppi paradisi, 2006)
Gran bell'inizio: lo prendo, in prestito.
Parlando del proprio ultimo romanzo, in televisione (da Piroso, corteggiato con garbo ed ironia), Siti parlava del protagonista come d'un Anti-Sé, di una sua proiezione assolutamente negativa, come della propria Ombra: ossia, un avvelenato antiberlusconiano.
Ecco, già fare d'un Partigiano di Repubblica un Eroe Nero mica è poco, mica è banale.
Sarò anch'io, ormai (o da sempre), corrotto.
Possibile, comunque: pace.
M.A.
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