domenica 4 settembre 2016
Ripresa e variazione sul tema
Banalmente forse, proprio in vacanza ho appreso che è una necessità per me davvero vitale il vuoto, incarna senza corpo la sorgente, la spolpata e nutriente origine dove le cose finalmente appaiono -o tornano di nuovo ad apparire- per quel che proprio sono, come appena fatte (1), inutili e fresche, prime, fuori dal tempo-mondo, preso come faccenda, attualità ed ingombro. Così nuotando torno al grembo, raggiungo a piene bracciate il vuoto, che è poi quello liquido iniziale, l'avvolgente stordimento, in mare. A questo modo la bolla si riforma -prenatale- e di nuovo protegge e cresce, isola e ottunde; stavolta però è salata.
(1) Uscite di creazione, secondo il pensiero ebraico, per temporanea sospensione, o forse, dicendo meglio, per il ritrarsi, il vuoto di Dio, parziale.
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Il vuoto nell'Universo può essere un aiuto. La distanza tra il nostro pianeta Terra e una stella che si trova lontano anni luce diminuirebbe incredibilmente se tra noi e questa ci fosse un buco nero, capace, con la sua attrazione gravitazionale, di incurvare lo spazio-tempo e di avvicinarci alla stella. sarebbe fattibile il viaggio interstellare.
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RispondiEliminaA Maria Rita, ma che sei già mbriaca.....
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