Alla tv passava che per Von Balthasar l'inferno
può benissimo star vacuo: a ciascun dunque
può capitare d'esser lì il primo, e l'unico a restare
L'inferno, dove il male per l'eternità punito sopravvive, è l'eterna precondizione della libertà: senza non ci sarebbe in senso radicale scelta. Solo tonalità e gradi del bene, opzioni piuttosto che scelte. Perché l'uomo sia libero, almeno uno deve essere dannato. E ciascuno può essere quell'uno, che dannandosi rende tutti liberi. Direbbe forse Borges (qui con ignominia lui seguo): quell’uno è Giuda.
Lossia