domenica 7 gennaio 2018

Inferno



Alla tv passava che per Von Balthasar l'inferno
può benissimo star vacuo: a ciascun dunque 
può capitare d'esser lì il primo, e l'unico a restare


L'inferno, dove il male per l'eternità punito sopravvive, è l'eterna precondizione della libertà: senza non ci sarebbe in senso radicale scelta. Solo tonalità e gradi del bene, opzioni piuttosto che  scelte. Perché l'uomo sia libero, almeno uno deve essere dannato. E ciascuno può essere quell'uno, che dannandosi rende tutti liberi. Direbbe forse Borges (qui con ignominia lui seguo): quell’uno è Giuda.

Lossia

1 commento:

  1. Nessuno ha detto a Giuda di dannarsi. Anzi era convinto di lavorare per la causa della liberazione della Giudea dalla dominazione romana. Le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni. Giuda, lontano da Gesù, spiritualmente separato a causa della vita privata che conduceva, a differenza degli altri apostoli e discepoli penso' che Gesù avrebbe fatto il miracolo di liberarsi dai giudei con uno dei miracoli di cui aveva dato prova. Avendo fatto un errore clamoroso Giuda poteva fermarsi a riflettere invece di infierire anche su di sé. Ha sempre scelto e scelto male. L'inferno potrebbe essere vuoto perché ogni uomo è libero di scegliere di non andarci a finire.

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