In certi ambienti è tornato di moda il 'baratto' come forma di lotta allo spreco . Siamo lontani dal grido di Bastiano Malavoglia "roba vieni con me".
Una timida opposizione al capitalismo antiborghese?
Lo diceva Zero 40 anni fa,se mi dai
il pelo, tu che mi dai^
#avanguardienonintercettate
venerdì 14 dicembre 2018
sabato 1 dicembre 2018
Ancora una volta Pascal
Non è certo necessaria la partecipazione
straordinaria della morte -un incidente
una grave malattia- neppure è richiesto
lo sprofondo d'un pieno fallimento
economico barra esistenziale -la miseria
la solitudine completa- basta soltanto
ai Gigli chiuda Chicco, il nostro ristorante
giapponese di riferimento, oppure a X Factor
esca Sherol
Dos Santos
martedì 27 novembre 2018
Fauna chirurgica (A.)
27 novembre 2015
Vedo solo documentari sui pesci muti,
niente altro ("scendere nel gorgo muti-mutilati").
A.
lunedì 26 novembre 2018
E' fuoco il tempo
E' fuoco il tempo
che divora e consuma, un fiume
proprio che non torna -Eraclito lo dice-
identico mai
mentre a foce trascina, e inghiotte
nel puro principio tutto, mare questo
e cenere
Lossia
sabato 24 novembre 2018
Centone lunare
Ricordo bene: la luna
per il suo intero volume bruciava
il buio sopra il monte buio
esso stesso, mezzo lo spazio
pietrificato -la mia finestra-.
Dentro le foto
presenti dei morti
***
una scena in verità molto romantica
tra i rami notturni e involti della pianta
imprigionato sfolgorava il corpo
immenso della luna incandescente
mezzo quell'apparato respiratorio nero
forse combusto senz'altro alla vista
funesto
***
ostia che sfolgora mezzo la tela bruna
fiore bianchissimo ch'emerge
sopra nube scura, sperma abbagliante
luna
***
potenza femminile yin la luna
bianca come lo sperma in cielo
notturno lògos panspermatikòn
parola onniseminale il fuoco-principio
lunedì 19 novembre 2018
Era tanto tempo che non leggevo... by Acqualung2018
C'è una camera segreta, chiusa da una porta blindata. Questa contiene, oltre a qualche povero cane incatenato, qualche mostro tra i quali il più commovente è quello che sta proprio al centro della stanza, che è il nostro intimo rimprovero. Chiuso in un enorme vaso di cristallo che ha all'incirca la forma del suo corpo, è color malva e di una sostanza molle, quasi gelatinosa. Assomiglierebbe a un grosso pesce, se non fosse per la tristezza molto umana della sua testa. Il domatore che sorveglia i mostri lo disprezza sopra tutti, lui che, noi lo sappiamo, troverebbe un po' di pace nell'incontro con uno dei suoi pari. Ma non ce ne sono di simili. Gli altri mostri differiscono da lui per un leggero dettaglio. E' solo e nonostante questo ci ama. Aspetta senza speranza, da noi, uno sguardo amico, che non gli accorderemo mai. Querelle viveva tutti i suoi istanti in questa desolante compagnia."
Jean Genet, Querelle de Brest, Gallimard 1947, pagina 57.
Acqualung2018 (Il nostro intimo rimprovero)
Jean Genet, Querelle de Brest, Gallimard 1947, pagina 57.
Acqualung2018 (Il nostro intimo rimprovero)
venerdì 16 novembre 2018
Epopteia
Hai mescolato il seme
dell’uomo a quello del grano
e seme doppio l’hai impastato:
sperma-spiga così, nella tua mano
noi il seme-vita guardiamo
il Lossia-Valtro
giovedì 15 novembre 2018
Per qualcosa che ancora non ha visto luce
Ma che coerenza!
Un tentativo lungo mezzo secolo, coerente e costante, di diventare materia, perdere i propri confini fisici per entrare in altro: fiore, albero, terra, rifiuto, radici, donna, acqua, sangue, pelo.
L'esigenza di liquefarsi nel mondo fisico nasce dalla necessità di riorganizzare il proprio sentire piu intimo e viscerale al fine di portare luce alla propria parte razionale per asserbarla, proteggerla, renderla longeva e onnicomprensiva.
Il cammino e' tracciato dal ritmo sempre preciso dei versi. La parola non basta, si riafferma lanecessita del verso composto da vocaboli contenuto, vocaboli suono e vocaboli colore, si evocano immagini pittoriche e suoni del quotidiano, colori rosso nero verde marrone, e rumori e tamburi e acqua. Ogni verso e' contemporaneamente suono e forma e disegno e confine e spazio e aria.
Il poeta o Valter, aspirante fauno, non dimentica mai il suo scopo: spingersi attraverso i versi, dentro la materia, unico modo possibile per assaporare l'immagine di se stesso e del mondo.
Aspetto trepidante il proseguo e l'arrivo dei colori blu.........e viola.
Francesca
domenica 11 novembre 2018
Innanzitutto, vita
In questa nuova raccolta poetica, Anna sembra davvero
dispiegare una sua coerente e articolata “religione della vita”, una religione
tutta terrestre che si sostanzia in vera e propria, e ribadita, meditatio
amoris, sentimento quest’ultimo nella sua poesia mai incorporeo e puramente
spirituale: è piuttosto questo un sentimento-corpo, sentimento-carne, sentimento-sesso,
materno e sensuale, materico, diffusivo ed unificante, che supera le
opposizioni e i contrasti senza però mai cancellarli. Così mentre le stagioni
della natura trapassano in quelle dell’uomo, e si recupera in una forma matura
quell’unità panica perduta con l’infanzia, non si nasconde né si dimentica
l’azione devastante e distruttiva del tempo, né si finge d’avere scovato -fittizio-
in mezzo alle cose un ordine, ordine che piuttosto sempre sfugge, persino nelle
faccende più banali e quotidiane. Lungo il disteso e meditato dipanarsi dei
testi, con la loro religiosità naturale, terrena, a tratti quasi organica, non
mancano balenamenti improvvisi; al riguardo, trovo bellissima, e di forte
impatto archetipico, la composizione dedicata al seme maschile, allo sperma,
autentico emblema della fecondità, quasi simbolo fluido della forza vitale,
invincibile ed espansiva. Nei Misteri eleusini, profondamente collegati proprio
ad una coppia di figure femminili (la madre Demetra, la figlia Persefone-Kore),
giunti al culmine della cerimonia sacra -l’epopteia,
la visione- si riporta che all’iniziato venisse semplicemente mostrata una
spiga di grano: in figura, la vita che mai si annienta e che rinasce e che perdura.
Ecco, in questa sua celebrazione poetica, materna e femminile della vita, Anna
mostra invece al lettore il seme maschile, simbolo diverso eppure altrettanto
intenso della Zoè, di quella che
Kàroly Kerényi chiama “la vita indistruttibile”. Il seme lo sperma -la vita-
che sopra la distruzione del tempo generando vince: epopteia.
venerdì 2 novembre 2018
a tutte l’ore io nuoto
la televisione nuoto la rete
che scende come un viluppo e sale
dentro un passato cielo bicolore
nuoto le seghe sopra il divano in serie
il trauma la forfora l’uretra in due recisa
nuoto il fulmine caduto il catetere muto
il muco nuoto che cola sovra le gambe ovunque
nuoto rasato il pube la nube
dell’ inconoscenza nuoto anestetica l'assenza
i calcoli renali i francobolli rari
irritati nuoto gli ureteri
i peli oscuri tanti
i soldi sfuggenti come il tempo nuoto
nuoto lo sperma lo spreco le cicatrici il vino
nero come la fica io nuoto I vasi
comunicanti l’utero la casa i pompini sacri
nuoto il Padre e il Figlio
la madre la figlia la Sabrina
l'eterno ritorno del campeggio
i nonni evaporati il marroneto nuoto
nuoto dei ricci gli spini le lische dei cinghiali
le setole gli occhiali la notte condensata la gatta
quasi disfatta nel giardino nuoto remoti i fumetti
la dermatite il sole
forte il sole-morte
nuoto in principio il cappuccino
il ramipril al mattino
L'acqua immobile nei fossi la mattina, e dentro sterpi rifiuti fiori gialli -diversi certo, però oltre non vado- quindi bottiglie di plastica e di vetro, lattine accartocciate o intatte, brocche sbrecciate fustini serpi sacchi e poi soffioni margherite giochi rotti, e i cocci, e i secchi, più o meno bucati, vari pacchetti di sigarette varie, canne, lamette, specchietti d'auto e l'erba -tanta- che cresce ovunque, a fiotti, e sopra, a seconda, rischiara il sole o copre, l'ombra
Le vie cave, tagliate dentro la terra a fondo, sinuose tra gli edifici dei morti dei demoni - marini alati indecidibili- itinerario ultraterreno o inconscio, iniziatico percorso, in terra labirinto
a ripensarci non avevamo né corpo né figura
solo voci che fluivano nel buio - a San Lorenzo
le stelle-clinamen -
solo rumori tra i rumori del bosco
nel chiaro di luna tuorlo
dormo
nel fitto del bosco uovo
si sogna, come sogna nella terra continuamente la radice
martedì 23 ottobre 2018
Sindrome Metaboliche (Aqualung2018)
Dinamiche "normali" versus "disintegrati
Parlarci ogni tanto nei giorni feriali,
nelle pause caffè di corsa,
chè arriva il fornitore
---
il dottore dalla fava abbastanza lunga, la bagnante nell'idromassaggio col bikini a coppa di champagne voglio abbeverarmi da lei posso ? perche le mostra se poi non me le fa ciucciare..
terza classificata oggo Barbarina la selvaggia di me non posso dire niente aumento di peso anche se mangio vegano
(aqualung)
---
il dottore dalla fava abbastanza lunga, la bagnante nell'idromassaggio col bikini a coppa di champagne voglio abbeverarmi da lei posso ? perche le mostra se poi non me le fa ciucciare..
terza classificata oggo Barbarina la selvaggia di me non posso dire niente aumento di peso anche se mangio vegano
(aqualung)
giovedì 18 ottobre 2018
Praticamente sono quindici anni
Praticamente sono quindici anni: compierne allora quaranta e in uno divento padre. Quindi "il dilagare della Libido a ondate". Quella, la Libido, che per te da sola scova, addirittura s'inventa, forse, il proprio oggetto, ciò che piena la sprigiona -perché tu davvero ne hai bisogno: necessità, per esser più precisi- magari quello che trova è soltanto pretesto -se poi sia puro pretesto o vera ragione solo dopo, alla fine, si vede, quando o l’una o l’altra diviene- comunque le basta, e senza freno t'investe, a travolgenti ondate come si diceva. Dopodiché, per un bel po' ti sei fatto un po’ male -certo però non solo quello- e ne hai fatto, di male, magari, senza stare troppo lì per il sottile a guardare, a chi né perché né come. Ma d'altra parte, il turbinio c'era - il ricordo ora invece del turbine, come una gran massa d'acqua trascorsa- e poi lo struggimento, e dello struggimento il ricordo fuggente.
Le dita verso il fondo
della fica: -Sono felice
che tu sia entrato
nella mia vita-
sabato 13 ottobre 2018
Lionel e il gol come idea che viene dopo e non pirma (Aqualung2018)
Quello che ha fatto Lionel Messi a 3000mt di quota di Quito, Equador, cerco di spiegarlo qui .La partita Argentina Equador è da quelle da dentro o fuori . 21 calciatori normali zombies tranne uno, l'Illuminato. ...Al minuto xxx il passaggio che l'Illuminato effettua al suo compagno numero 7 sembra banale e non lo è perchè contiene in sè il passaggio di ritorno (la velocità, le coordinate e l'ampiezza dell'angolo)(ah lo fa al 7, perché Lionel sa che il 7 è in grado di farlo) ed è lì che arriverà Lionel fra pochi secondi..Il pensiero viene prima dell azione, invece nell'Illuminato è contemporaneo o successivo . Tocco di sinistro in gol quasi svogliato perché lo aveva pensato Lionel nella sua precedente vita.Mi spiace solo che stia invecchiando uno o come lui dovrebbe avere per sempre 20 anni.
sabato 29 settembre 2018
martedì 25 settembre 2018
giovedì 20 settembre 2018
conobbi e la amai la marta - Aq.2018
conobbi e la amai la marta
oltre che begli occhi ottime pere
(crasi)
x il giusto mix
tra troiaggine e delicatezza letteraria
fra volontariato e belle cose begli occhi
Poi mi disse tu sei disimpegno politicante,
non possiamo stare insieme.
Così si accompagnò con il figlio di un grande Manger della più Grande Ditta del Mondo
di Stanza a Donington Town.
Ci avrai dato dentro di impegno sociale con lui.
Ah cattolica eri cattolica.
Ah tua.madre e tuo padre erano insegnanti universitari
Ah gallina padovana qua qua qua
Aq. 2018
oltre che begli occhi ottime pere
(crasi)
x il giusto mix
tra troiaggine e delicatezza letteraria
fra volontariato e belle cose begli occhi
Poi mi disse tu sei disimpegno politicante,
non possiamo stare insieme.
Così si accompagnò con il figlio di un grande Manger della più Grande Ditta del Mondo
di Stanza a Donington Town.
Ci avrai dato dentro di impegno sociale con lui.
Ah cattolica eri cattolica.
Ah tua.madre e tuo padre erano insegnanti universitari
Ah gallina padovana qua qua qua
Doningtown
Aq. 2018
venerdì 14 settembre 2018
Un saluto
E pensare che proprio per le strade di Firenze, anni fa l'ho incontrato, Ceronetti. Traversata la stretta strada assolata, che poteva anche puzzare d'urina, gli ho chiesto, banalmente, se fosse Ceronetti; lui ha sorriso, quindi gli ho stretto la mano: -Piacere-
Non fa molto Ceronetti, ma è andata così.
domenica 2 settembre 2018
Non so bene di cosa sia il mio scrivere conato
Non so bene di cosa sia il mio scrivere conato
ma in fondo tutto proprio tutto dico
è appunto conato - striebe voluntas libido-
e altrettanto tutto dipende quindi dall’oggetto
ch’esso conato elegge. -Ma perché ma come?-
si potrà chiedere qualcuno; la risposta
secondo me più convincente e bella, senz’altro
è “per grazia” -gratis- e peccato quest’espressione
sia ormai diventata -autentica frana semantica-
quasi una parolaccia: quel che non costando non conta
niente.
martedì 28 agosto 2018
L’arte dell’uomo primordiale (II)
“Dell’animale, l’uomo preistorico rappresenta il movimento maestoso, la corsa furibonda, o l’impetuoso incedere. […] Il movimento sta a significare che l’animale è ricollegato con le concezioni meteorologiche del tuono: rappresenta il rumore, il fracasso; che sono diventati, nel mito, aspetto della divinità manifestata, tellurica o uranio o talassica. Si possono definire cratofanie simboliche. […] E non solo la figura intera, ma ogni frammento della figura è insieme simbolo di universo e porzione di universo. Le gole le fauci spalancate saranno l’aspetto feroce, divorante, dell’animale e, nel flusso dell’immaginario, e delle sue manifestazioni mitologiche, l’aspetto dell’ululo si ricollega allo schema della veemenza e della voracità sadica, della deglutizione vitalizzante del sacrificio e del pasto sacrificale.”
L’arte dell’uomo primordiale (I)
Un testo di una bellezza e di una densità abbaglianti
“Quando la bestia, o l’uomo, sono ”sacrificali”, in essi entra sostanziale e sorgiva la virtù immaginaria, per cui essi presentano un significato, un valore, che non avevano, o altro da quello che essi hanno: essi sono la polarità nutrimenti-distruzione, vita-morte, terra-cielo. Sono animali divinità: della veemenza, dell’aggressione, della ferocia, della fuga (la renna, la lepre); oppure del riposo, della rigenerazione, della fecondità.
Così la bestia incavernata, o sotterranea, delle ere antichissime non solo ci è testimoniata nell’arte, ma è anche residuata nelle formulazioni dell’immginario Mitico delle epoche storiche: nella descrizione dei mondi chetoni, suboceanici, inferi, ipogeici, e sono bestie ”demoniache”. Cavalli che dimorano negli inferi, che scompaiono sottoterra o nei laghi o nel mare. E allora si pensa ai cavalli dell’arte paleolitica, di una veemenza espressiva assoluta, ai bisonti divenuti monumentali e paradigmatici, ai tori gremiti di furia ierofanica, alle cerve. (Emilio Villa) -continua-
“Quando la bestia, o l’uomo, sono ”sacrificali”
Così la bestia incavernata, o sotterranea, delle ere antichissime non solo ci è testimoniata nell’arte, ma è anche residuata nelle formulazioni dell’immginario Mitico delle epoche storiche: nella descrizione dei mondi chetoni, suboceanici, inferi, ipogeici, e sono bestie ”demoniache”
lunedì 27 agosto 2018
domenica 26 agosto 2018
Gian Pio Torricelli
Disturbo?
No, non disturba, ma non l’attendevo a quest’ora.
Non è presto. Mi hanno detto che è il momento migliore.
Per chi? Per lei?
Cosa sta facendo?
Mi rado, mi rado spesso. Più volte nel corso della giornata.
Com’ è una sua giornata?
Sono tutte uguali, le giornate.
Anche la notte?
Non lo so. La notte dormo.
E sogna?
Non sogno. Il sogno poi se ne va con le prime luci del mattino. Ma la notte accadono cose che il giorno non dev sapere.
Che cosa non si deve sapere?
Durante la notte si scatenano le paure. La notte siamo inermi, indifesi attaccatili.
Lei si sente attaccato?
A volte sì. Bisogna proteggersi dalle tenebre. Mi difendo a volte dormendo, a volte vigilando.
Sta bene qui?
Mi faccio la barba, mangio, passeggio, fumo. Non mi fanno fumare in camera. Anche adesso che sono solo.
Prima non lo era?
Dividevo lo spazio con un altro. È difficile convivere.lui voleva la televisione spenta, io accesa. O viceversa. Io desideravo, la luce lui il buio. Lui mi chiedeva la uau qu, io tacevo. Problemi di convivenza. Mi piace star solo.
Allora adesso sta bene?
Non lo so. Come faccio a saperlo? Qui si sta in attesa di stare bene. Sto bene senza veramente stare bene.
Come passa le ore?
Gliel’ho detto: barba, passi, fumo, mangiare. Adoro i dolci. Non ho voglia di salato, come non ho voglia di parlare con altri .
[…]
Comunque per evitarlo (il servizio militare) mi sono inventato poeta.
Cosa scrisse?
Un libretto che intitolai Stechiòtrono. Erano parole liberate. Poi scrissi: Dunque cavallo.
Le manca la scrittura?
No, ho avuto il mio tempo. Ogni cosa ha il suo tempo. Dovrà passare almeno un milione di anni prima che ricominci a scrivere. Il solo rimedio nella mia vita è la continenza.
Da La repubblica, Robinson, 23 Agosto 2018, intervista di Antonio Gnoli a Gian Pio Torricelli, casa di riposo, periferia di Modena.
No, non disturba, ma non l’attendevo a quest’ora.
Non è presto. Mi hanno detto che è il momento migliore.
Per chi? Per lei?
Cosa sta facendo?
Mi rado, mi rado spesso. Più volte nel corso della giornata.
Com’ è una sua giornata?
Sono tutte uguali, le giornate.
Anche la notte?
Non lo so. La notte dormo.
E sogna?
Non sogno. Il sogno poi se ne va con le prime luci del mattino. Ma la notte accadono cose che il giorno non dev sapere.
Che cosa non si deve sapere?
Durante la notte si scatenano le paure. La notte siamo inermi, indifesi attaccatili.
Lei si sente attaccato?
A volte sì. Bisogna proteggersi dalle tenebre. Mi difendo a volte dormendo, a volte vigilando.
Sta bene qui?
Mi faccio la barba, mangio, passeggio, fumo. Non mi fanno fumare in camera. Anche adesso che sono solo.
Prima non lo era?
Dividevo lo spazio con un altro. È difficile convivere.lui voleva la televisione spenta, io accesa. O viceversa. Io desideravo, la luce lui il buio. Lui mi chiedeva la uau qu, io tacevo. Problemi di convivenza. Mi piace star solo.
Allora adesso sta bene?
Non lo so. Come faccio a saperlo? Qui si sta in attesa di stare bene. Sto bene senza veramente stare bene.
Come passa le ore?
Gliel’ho detto: barba, passi, fumo, mangiare. Adoro i dolci. Non ho voglia di salato, come non ho voglia di parlare con altri .
[…]
Comunque per evitarlo (il servizio militare) mi sono inventato poeta.
Cosa scrisse?
Un libretto che intitolai Stechiòtrono. Erano parole liberate. Poi scrissi: Dunque cavallo.
Le manca la scrittura?
No, ho avuto il mio tempo. Ogni cosa ha il suo tempo. Dovrà passare almeno un milione di anni prima che ricominci a scrivere. Il solo rimedio nella mia vita è la continenza.
Da La repubblica, Robinson, 23 Agosto 2018, intervista di Antonio Gnoli a Gian Pio Torricelli, casa di riposo, periferia di Modena.
venerdì 24 agosto 2018
Böhme
Die […] Feuer-Leben ist das Abgrund des Hollen
La (oscura) vita-di-fuoco è l’abisso dell’inferno
mercoledì 22 agosto 2018
Ricreazione di Luigi
mi ricreo nella assenza
di emozioni
della Settimana Enigmistica
[vivo questi ultimi anni per dimenticare
quello che ho visto e che letto
i film di Fassbinder, i racconti di David Foster Wallace.]
E' tutto un inganno
per cinquantenni annoiate
sposate con un marito impotente
che escono a vedere un po di teatro i poveri artisti le distraggono un po'
Luigi
di emozioni
della Settimana Enigmistica
[vivo questi ultimi anni per dimenticare
quello che ho visto e che letto
i film di Fassbinder, i racconti di David Foster Wallace.]
E' tutto un inganno
per cinquantenni annoiate
sposate con un marito impotente
che escono a vedere un po di teatro i poveri artisti le distraggono un po'
Luigi
lunedì 20 agosto 2018
a tutte l’ore io nuoto
a tutte l’ore io nuoto
la televisione nuoto la rete
che scende come un viluppo e sale
dentro un passato cielo bicolore
nuoto le seghe sopra il divano in serie
il trauma la forfora l’uretra in due recisa
nuoto il fulmine caduto il catetere muto
il muco nuoto che cola sovra le gambe ovunque
nuoto rasato il pube la nube
dell’ inconoscenza nuoto anestetica l'assenza
i calcoli renali i francobolli rari
irritati nuoto gli ureteri
i peli oscuri tanti
i soldi sfuggenti come il tempo nuoto
nuoto lo sperma lo spreco le cicatrici il vino
nero come la fica io nuoto I vasi
comunicanti l’utero la casa i pompini sacri
nuoto il Padre e il Figlio
la madre la figlia la Sabrina
l'eterno ritorno del campeggio
i nonni evaporati il marroneto nuoto
nuoto dei ricci gli spini le lische dei cinghiali
le setole gli occhiali la notte condensata la gatta
quasi disfatta nel giardino nuoto remoti i fumetti
la dermatite il sole
forte il sole-morte
nuoto in principio il cappuccino
il ramipril al mattino
domenica 19 agosto 2018
Nageur total
io nuoto la foresta adesso nuoto il
bosco
la presente pineta io nuoto
fino in radice in sylva prima in
matrice
il nulla nuoto il vuoto
la fica originaria io nuoto l’acqua
la pietra l’aria nuoto il fuoco
nuoto la terra come detto la materia nuoto
l’inconscio il sonno nuoto lo specchio
interno interminabile io nuoto il nuoto
la dispersione il seme la scrittura
nuoto l'inizio e come ovvio il verso
nuoto la fine il ritorno la risoluzione
nuoto la fine il ritorno la risoluzione
giovedì 16 agosto 2018
martedì 14 agosto 2018
[il mondo degli agitati] [lt]
Nel delirio erotico ted mi sembra un fenicottero simona un airone
chiara un merlo e martina un corvo.
[il mondo degli agitati]
[il mondo degli agitati]
domenica 12 agosto 2018
giovedì 9 agosto 2018
Kosmos
Non posso proprio fare a meno di pensarmi
-sempre- sub specie metaphysicae
persino ora che pulisco a fondo casa
demiurgo io compulsivo e domestico
nevrotico rituale metto nella caos-casa ordine
ovvero all'utero retrocedo quindi lo scrivo
giovedì 2 agosto 2018
Sacrificio Rigenerazione
Ricerco sopra il catalogo Opac, Homo Necans
circa l’attitude humaine meurtrière, il fondamentale
uomo uccisore sacrificante; ci sono arrivato traverso Emilio Villa
e le sue tesi sull’arte paleolitica, come sacrificio uccisione
rituale: il contrario mi pare di quello che -strano- a casaccio scrivevo
riguardo la pittura parietale, come nascita nella caverna-grembo;
e intanto però pulisco con cura la terrazza dalla cacca
degli uccelli, attività davvero oracolare; ad ogni modo si fonda
sull’esigenza psichica profonda, di pulire di mettere in ordine
casa: e in ciò ciascuno ripete l’animale che dà alla tana al nido forma,
animale il quale a sua volta nel far questo l’utero l’uovo ritrova,
ripristina cioè la prima casa, vera
Lossia
mercoledì 1 agosto 2018
Riflessioni a 38 gradi (parte seconda) L13
1
ciao sono il marito della francesca un essere raccapriciante e loweriano ghisista ma anche aerobico piazza giorgini settignano in ...gemelli siamesi hanno fuso le sdraie in attesa di ted una donna ragazza bellisima e faticosa come una montagna devi ammazzare cinque cavalieri per averla e allora preferisco le donne difettate preferibilmente cieche così non vede i difetti
e mi immagina magro
fumo un po' sposto un po' la tenda
ciao sono il marito della francesca un essere raccapriciante e loweriano ghisista ma anche aerobico piazza giorgini settignano in ...gemelli siamesi hanno fuso le sdraie in attesa di ted una donna ragazza bellisima e faticosa come una montagna devi ammazzare cinque cavalieri per averla e allora preferisco le donne difettate preferibilmente cieche così non vede i difetti
e mi immagina magro
fumo un po' sposto un po' la tenda
in tubi di plastica i pensionati del sabato mattina sono la mia speranza nel futuro occhiali rayban chiacchierata nervosa le mani dietro la schiena
nomi dei pensionati boris valter boris ha sposato una perché gli facesse da mangiare. vince tutto boris. obbiettivo stagionale uccidere il collaboratore della squadra cittadina il NizzaBoys oiu! vi è una lettrice di stieg larsen potrei declamare il mio innamoramento per uomini che odiano le donne l'epopea scandinava i primi vagiti di una rivolta epifanica naomi rapaci
ei noi scriviamo tutto questo gratis ma ti pare equo? per lettori tecnici e o maritati
2
Fitti pensieri
Mi hanno chiesto se sono invidioso, ho risposto di no tranne che di tre cose: delle persone che scrivono bellissime poesie come il Poeta Valtro/Lossia (o Franco) o bei romanzi (tipo J. Roth), di quelli che programmano benissimo alla Leonardo (Prsl) o Andrea o Alberto, o quelli che corrono fortissimo (tipo Luke01). Fine . Di nessun altra cosa sono invidioso.
3
Dialoghi immaginari su Whats-up Ehi, sai chi c'è qui in palestra la Carmen sembra migliorata, sì ha ancora un po' di pancia, certo ha una maglia a collo alto per fare Crossfit e le è rimasto un po' di culone comunque se è brava a letto quello è importante... la mia amica l'amica della Carmen non risponde...mi consolo con i versi del piotta di super cafone -abbondante nelle mutande ...
nomi dei pensionati boris valter boris ha sposato una perché gli facesse da mangiare. vince tutto boris. obbiettivo stagionale uccidere il collaboratore della squadra cittadina il NizzaBoys oiu! vi è una lettrice di stieg larsen potrei declamare il mio innamoramento per uomini che odiano le donne l'epopea scandinava i primi vagiti di una rivolta epifanica naomi rapaci
ei noi scriviamo tutto questo gratis ma ti pare equo? per lettori tecnici e o maritati
2
Fitti pensieri
Mi hanno chiesto se sono invidioso, ho risposto di no tranne che di tre cose: delle persone che scrivono bellissime poesie come il Poeta Valtro/Lossia (o Franco) o bei romanzi (tipo J. Roth), di quelli che programmano benissimo alla Leonardo (Prsl) o Andrea o Alberto, o quelli che corrono fortissimo (tipo Luke01). Fine . Di nessun altra cosa sono invidioso.
3
Dialoghi immaginari su Whats-up Ehi, sai chi c'è qui in palestra la Carmen sembra migliorata, sì ha ancora un po' di pancia, certo ha una maglia a collo alto per fare Crossfit e le è rimasto un po' di culone comunque se è brava a letto quello è importante... la mia amica l'amica della Carmen non risponde...mi consolo con i versi del piotta di super cafone -abbondante nelle mutande ...
La pietra lunare (4)
Non c’erano tutti, ma Gurù sì, e anche altre gurù sparse sullo scroscio ripido per cui si raggiungeva il fondo del Fosso, e le altre strane creature facevano bulima sull’orlo in alto, affacciandosi sul vano colla fralezza di forme riflesse nell’acqua, quasi, cioè, quella lacca di cielo fosse il vero fondo del pozzo. Ma, se i ricordi erano precisi, difficile è dirli a parole.
martedì 31 luglio 2018
Riflessioni a 38 gradi (L13)
Riflessioni
Spesso viene da prendere in giro
una persona per come è vestita
(abito bianco da sposa in ufficio),
per come si atteggia o cammina,
o se si tratta di una collega,
perchè è in pausa perenne.
Invece di guardare se stessi
e accorgersi di non avere le unghie in ordine.
La storia della trave nell'occhio, così antica.
(Riferimento: le unghie di dealuze di edoardo acotto *)
Secondo me le persone si dividono in due tipi:
quelle che, se non hanno una cosa (i soldi, per dire) fanno l'elemosina
e quelli che i soldi ,o un' altra cosa, se li vanno a prendere .
Legge o non legge.Morale o non morale.
Non sono Kant, non ammiro la legge morale dentro di me
anzi la schifo un po'.
E il cielo stellato non fa per me.
Se questa era la Filosofia illuminista io dico bleah.
Unica via
Ing.
io sono la via la speranza
Ing.
io sono la luce la via la verità
Ing.
"Fumo un po'
sposto via la tenda,
cielo grigio piombo"
(neffa, aspettando il sole)
* Edoardo Acotto e il suo blog, è un professore di Filosofia con delle belle intuizioni ma mi sta antipatico non ricordo perchè e non lo seguo più.
Spesso viene da prendere in giro
una persona per come è vestita
(abito bianco da sposa in ufficio),
per come si atteggia o cammina,
o se si tratta di una collega,
perchè è in pausa perenne.
Invece di guardare se stessi
e accorgersi di non avere le unghie in ordine.
La storia della trave nell'occhio, così antica.
(Riferimento: le unghie di dealuze di edoardo acotto *)
Secondo me le persone si dividono in due tipi:
quelle che, se non hanno una cosa (i soldi, per dire) fanno l'elemosina
e quelli che i soldi ,o un' altra cosa, se li vanno a prendere .
Legge o non legge.Morale o non morale.
Non sono Kant, non ammiro la legge morale dentro di me
anzi la schifo un po'.
E il cielo stellato non fa per me.
Se questa era la Filosofia illuminista io dico bleah.
Unica via
Ing.
io sono la via la speranza
Ing.
io sono la luce la via la verità
Ing.
"Fumo un po'
sposto via la tenda,
cielo grigio piombo"
(neffa, aspettando il sole)
* Edoardo Acotto e il suo blog, è un professore di Filosofia con delle belle intuizioni ma mi sta antipatico non ricordo perchè e non lo seguo più.
lunedì 30 luglio 2018
Gettatezza (ultima versione)
Vorrei per sempre essere sepolto nella tua fica nera
umida profonda, come nel pozzo un sasso
tirato con la fionda
sabato 28 luglio 2018
La pietra lunare (3)
Non c’era ormai più che “un uomo di luna”; e la luce dell’astro aveva abbandonato la terra illuminando, solo di raggi obliqui l’estremo orizzonte come un reame siderale, suscitandovi, in gelido miraggio, barbagli immobili. Del vasto Fosso la Neve, dunque, un lato appena e poco del fondo erano battuti dal chiaro, che acquistava violenza e stacco dall’oscurità circostante, serratagli attorno in rigido cerchio, e così questa da lui; in un tale cupo si stava come in un pozzo largo e profondo, con, sulla bocca, la lacca opaca e compatta del cielo: un grigiazzurro pastoso.
venerdì 27 luglio 2018
Eclissi
Guardo l’ombra che avanza
della terra sopra la luna, lenta
farsi come una vulva di rossa nera,
poi viceversa, quasi di dentro
la viva polpa, rossa
poi viceversa, quasi di dentro
la viva polpa, rossa
Alcmane
Dormono le cime dei monti e le gole, i picchi e i dirupi, e le schiere degli animali, quanti ne nutre la nera terra, e le fiere abitatrici dei monti e la stirpe delle api e i mostri negli abissi del mare purpureo; dormono le schiere degli uccelli dalle ali distese.
(Alcmane, I frammenti, a cura di A. Garzya)
La pietra lunare (2)
“Mi pare impossibile che quando c’è la luna noi si dorma nelle nostre case” disse la fanciulla con leggero ansito, parlando questa volta lentamente. “Quando c’è la luna fuori della finestra succedono cose strane, e meravigliose” aggiunse come riflettendo; “ cioè insomma ci sono cose che corrono navigano girano per conto loro mentre noi dormiamo. Non è strano questo? Non è strano anche che si possa dormire mentre la luna attraversa il cielo?”
La pietra lunare (1)
Avevano ormai oltrepassate le ultime case e sboccarono sui campi aperti. Qui finalmente la luna si scoprì in tutto il suo splendore; era, quella sera, una luna remota, molto alta nel cielo col suo piccolo corteggio di chiare stelle. Giovancarlo notò ch’era piena o quasi. Nella vasta marea della sua luce la strada maestra, innanzi a loro, si svolgeva come una più intensa vena.
giovedì 26 luglio 2018
mercoledì 25 luglio 2018
Gettatezza (A, B, C, D)
A
Vorrei essere per sempre
sepolto nella tua fica nera
umida profonda, come in un pozzo
un sasso tirato con la fionda
****
B
Vorrei essere per sempre
sepolto nella tua fica nera
umida profonda, come in un pozzo
un sasso gettato dalla sponda
****
C
Vorrei essere per sempre
sepolto nella tua fica umida
profonda come nel pozzo un sasso
tirato con la fionda
*****
D
Vorrei essere per sempre
sepolto nella tua fica umida
profonda come nel pozzo un sasso
gettato dalla sponda
Vorrei essere per sempre
sepolto nella tua fica nera
umida profonda, come in un pozzo
un sasso tirato con la fionda
****
B
Vorrei essere per sempre
sepolto nella tua fica nera
umida profonda, come in un pozzo
un sasso gettato dalla sponda
****
C
Vorrei essere per sempre
sepolto nella tua fica umida
profonda come nel pozzo un sasso
tirato con la fionda
*****
D
Vorrei essere per sempre
sepolto nella tua fica umida
profonda come nel pozzo un sasso
gettato dalla sponda
martedì 24 luglio 2018
L’ocra rossa
tutto coperto
coperto d’ocra rossa, nudo
nudo in nudo lenzuolo
dentro l’albero della morte, che vita però promette
se non proprio la tua, vita comunque:
ma chi perde sé, appunto negli altri anzi in tutto
il resto prosegue
e si ritrova
Lossia
stoicismo informatico basic
Ecpirosi, il reset che ripristina
le condizioni iniziali, l'apocatastasi
venerdì 20 luglio 2018
Sono loro
Sono loro,
sono loro davvero
le sirene, proprio loro dentro il presente
mare ipnotico, quello con la scorza
grigia quasi, e la linfa -quanta
dentro l'aria sprofonda- sempre
loro il canto, lo spreco tanto
a morte abbondante
sabato 14 luglio 2018
Rassettando casa, una freddura estiva
Com’è che, nonostante il noto detto, in tutte le cucine si trovano -sempre- molti più coperchi che pentole?
Lossia casalingo
venerdì 13 luglio 2018
sono le ore 20 e sono sul cesso (XIII)
XXX
sono le ore 20 e sono sul cesso
qui mi vengono le migliori idee
i migliori sono i riti di purificazione
- sudare fino a svenire
- tremare
-delirare
la ragazza dai capelli lisci (L. XIII)
Qui istituto 01 siamo in pochi oggi
Conto:
- la coppia che gioca a scacchi - sono una coppia , possibile che gli scacchi siano il loro modo di fare petting?
- un hipster sfigato, uno dei pochi fra gli hipster che nuota
- io che non so regolarmi il lettino
- la mia fidanzata col costume dozzinale, faccio per dire fidanzata non la conosco neanche ma ha quel qualcosa di medio che.
Saranno i capelli lisci
le unghie laccate rosse
(Siamo banali Brandon scriviamo quando possiamo, sui treni sui lettini sugli smartphone, invece di alzarci alle 6.00 e scrivere fino alle 12.00 come faceva Hemingway.. )
XIII
giovedì 12 luglio 2018
Tentativo di spiegazione
Per quel che ho capito, secondo Severino, il pensiero del divenire, inteso come uscire e rientrare nel niente, è intrinsecamente contraddittorio, in quanto significa dire che ciò che è al tempo stesso è niente, cioè non è . Riprendendo la sentenza parmenidea, Severino ripete che invece “l’essere è e il non essere non è”, dove per “essere” secondo lui peró va inteso ogni singolo concreto essere, ogni esistente individuale. Ognuno di questi deve dunque avere l’attributo divino dell’eternità, è incancellabile. Come spiegare il divenire, allora? Ciò che è passato non è sparito nel niente, non è divenuto niente: solo non siamo più in grado di vederlo, è un essere al quale non abbiamo più accesso, inaccessibile: come appunto il deep web, per chi non ha gli strumenti per accedere al deep web.
martedì 10 luglio 2018
Deep web Severino
Io sono un vero e proprio primitivo digitale, un formidabile ignorante informatico, convinto praticante; sarà per questo, per manifesta incompetenza, che alcuni giorni fa, non mi ricordo bene come né dove sia accaduto; anzi no: ricordo che qualcuno,o qualcuna, ad una cena parlava, quasi sottovoce, di deep web. Il proibito, l’extra legem: di questo credo parlassero. Per un misto di provocazione e saccenteria, fortunatamente sempre un po’ cialtrona, ho comunicato a tutti che, secondo me, questo luogo dove niente di ciò che è apparso mai scompare, illustra alla perfezione la filosofia di Emanuele Severino. Per Severino dire che qualcosa -qualsiasi minima cosa- si annienta, diventa niente, significa trasgredire al principio di non contraddizione, significa contraddirsi: ogni cosa che è, è eterna, solo si cessa di vederla, di avere accesso ad essa. Tutto però è conservato in una specie di deep web ontologico, una memoria universale: memoria mundi.
martedì 3 luglio 2018
Martina pescatore Luigi Tredici luglio 2018
martina / pescatore
...Sai Martina commessa della Coop io vorrei fare il pescatore, il pescatore di fanciulle, anche te eh, catturarle, vederle camminare nude in casa mia, possibilmente scalze, e poi rilasciarle, rilasciarle libere al flusso della vita, non vederle mai più.
distonia e altre cose di moda
Se non ci fossimo i distonici
che corrono in mutande per le città ,
voi poetesse
di che parlereste tutto il giorno?
la leggenda
La leggenda vuole che l'anello sulla spiaggia sia quello della moglie del poeta
perita in incidente aereo
figlia
Se faccio una figlia la chiamo Aldopaola
gap
Quelli che ci ha fregato
è il gap fra il mondo reale e il mondo del porno
tra Eva Henger e la collega di scrivania
tra il genere Gitane e le zingare vere.
(no title)
Non cè rosa senza spina.
Io sono la rosa,
io sono la spina
Cerco foto
Cerco foto di me stesso col garellino fine anni '70 usato era del mio cugino il ribelle che si fece arrestare per aver scritto qualcosa merda sulla Fortezza da Basso
Panteismo sul vater
Come al solito sono le 20 e sono in bagno,
il cibo digerisco frantumo gli alimenti e li restituisco al mondo
forse siamo macine
...Sai Martina commessa della Coop io vorrei fare il pescatore, il pescatore di fanciulle, anche te eh, catturarle, vederle camminare nude in casa mia, possibilmente scalze, e poi rilasciarle, rilasciarle libere al flusso della vita, non vederle mai più.
distonia e altre cose di moda
Se non ci fossimo i distonici
che corrono in mutande per le città ,
voi poetesse
di che parlereste tutto il giorno?
la leggenda
La leggenda vuole che l'anello sulla spiaggia sia quello della moglie del poeta
perita in incidente aereo
figlia
Se faccio una figlia la chiamo Aldopaola
gap
Quelli che ci ha fregato
è il gap fra il mondo reale e il mondo del porno
tra Eva Henger e la collega di scrivania
tra il genere Gitane e le zingare vere.
(no title)
Non cè rosa senza spina.
Io sono la rosa,
io sono la spina
Cerco foto
Cerco foto di me stesso col garellino fine anni '70 usato era del mio cugino il ribelle che si fece arrestare per aver scritto qualcosa merda sulla Fortezza da Basso
Panteismo sul vater
Come al solito sono le 20 e sono in bagno,
il cibo digerisco frantumo gli alimenti e li restituisco al mondo
forse siamo macine
per ottenere concime
da quanto ti odio
mangerei anche te se potessi
in sol boccone.
Fra me e un boa costrictor non sento alcuna differenza.
Guardo - desidero - macino e poi espello.
da quanto ti odio
mangerei anche te se potessi
in sol boccone.
Fra me e un boa costrictor non sento alcuna differenza.
Guardo - desidero - macino e poi espello.
lunedì 25 giugno 2018
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